Agosto è appena iniziato e gli addetti ai lavori del futsal, tra ultimi preparativi e meritato relax, si preparano alla stagione che verrà. L’intera famiglia del Ciampino Aniene AnniNuovi si avvicina all’annata sportiva targata 2021-22 con il pieno entusiasmo e desiderio di ben figurare nella Serie A ripristinata a 16 squadre. “Vi faremo appassionare come sempre – garantisce il presidente Andrea Mestichella -. Il PalaTarquini sarà per questa squadra il sesto giocatore in campo”.

Il dirigente giallonero-rossoblù, reduce da due salvezze consecutive ottenute al comando della Cybertel Aniene, è al settimo cielo in vista della terza stagione di fila nella categoria regina, la prima in quel di Via Mura dei Francesi: “Sono soddisfatto e onorato di essere stato accolto in una piazza, che ritengo tra le più appassionate di questo sport, così importante come Ciampino – afferma -. Mi sento orgoglioso, inoltre, nell’aver portato qui la Serie A insieme ai miei soci fondatori dell’Aniene Alessio e Gabriele Vinci”. Mestichella, infatti, non ha avuto il minimo dubbio nel dare il via alla fusione: “Cosa più giusta non si poteva fare – sottolinea -. Dalla prima chiacchierata si era subito inteso che c’era voglia di unità di intenti e l’intenzione di fare davvero bene”.

“Questione di feeling, solo di feeling”, recita la celebre canzone del leggendario duo Riccardo Cocciante-Mina, ed è proprio quello che si è avverato sin dai colloqui preliminari. “Abbiamo trovato in Mario Tomaino, nel copresidente Filippo Gugliara, Giulio Quagliarini, Massimo Onorati e Federico Bontempi molta voglia e soprattutto esperienza – spiega -. Sono il nostro specchio, direi, per come intendiamo noi lo sport: ambizione e voglia di fare bene”. L’organigramma che è sorto dall’unione delle due dirigenze, poi, non poteva essere migliore. “Per la prima volta -, dopo vari errori di inesperienza, ci siamo finalmente contornati da veri professionisti, sia in campo che fuori – chiosa -. Ringrazio i miei nuovi soci per averci accolto e nell’aver sposato ogni progetto, gli auguro un ‘in bocca al lupo’ e buon lavoro”. La voglia, di certo, non manca.

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